18 giugno 2011

Quella sporca dozzina

Venerdì 17 giugno, ore 21

Blues - Bianchi   12-7

Marcatori: Danek 5; Mauricio 4; Ivan, Luisito, Maganha, Pepe 2; Camin, Eliano 1.

Blues: Danek, Eliano, Ing. Maschio, Luisito, Mauricio.
Bianchi: Bruno, Camin, Ivan; Maganha, Pepe.

Il risultato è di quelli che fanno rumore: dodici reti sono sempre tante, sia per chi le realizza, che per chi le subisce. Erano infatti ormai tre mesi che il punteggio non finiva in doppia cifra e prima o poi doveva accadere, anche se una volta definite le formazioni, prima del fischio iniziale, in pochi avrebbero scommesso su un esito simile.
Invece per i Blues è stata una vittoria per molti versi sorprendente, se non altro per il pingue punteggio a loro favore. Un inizio scoppiettante, con un Mauricio in versione Lionel Messi, li metteva infatti nella condizione di poter controllare subito il gioco, trovandosi già sul 2-0 dopo pochi minuti, senza dubbio una grossa iniezione di fiducia. Stato d’animo che dopo il doppio svantaggio pareva invece volgere al brutto nella pur esperta e quadrata formazione bianca, che non sembrava soprattutto in grado di organizzarsi in maniera efficace nelle retrovie, nelle quali i Blues riuscivano spesso e volentieri a trovare i varchi giusti per arrivare pericolosamente alla conclusione.
Verso il 20° Pepe ci provava anche col cambio delle scarpe, ma i risultati non erano quelli sperati, la sua prestazione rimaneva anche per il resto dell’incontro di quelle che non si tramanderanno ai posteri. Sempre in svantaggio, i Bianchi, nell’ansia di recuperare, smarrivano col passar del tempo anche i più elementari schemi e tutto ciò faceva il gioco degli avversari. Ad un certo punto anche l’urlo disperato di “mister” Camin verso i suoi compagni, a chiamare un ipotetico (quanto teorico) schema, cadeva nel vuoto: ormai ognuno pareva navigare a vista. Non agevolava poi la contemporanea serata storta di Maganha, ultimamente spesso decisivo, tornato il querulo di antica conoscenza, specie in un paio di occasioni in area di rigore nelle quali il nostro chiedeva a gran voce degli improbabili rigori a favore.
Partita in definitiva a senso unico, con un Mauricio scatenato all’inizio, ma poi comunque sempre decisivo per i suoi, talmente sicuro di sé da realizzare anche un rigore di “rabona” all’incrocio dei pali: roba da leccarsi i baffi!
In tutto ciò è mancata una sola cosa per chiudere il cerchio: la presenza di Veèrio coi Bianchi, la quale avrebbe di sicuro garantito quel tasso di (ulteriore) litigiosità che avrebbe dato altro materiale alla cronaca della serata vincente dei Blues.

1 commento:

  1. La fine del mondo è stata anticipata. Danek ha segnato cinque reti.

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