Questa volta neppure le bevande fermentate che il bar ai Due leoni dispendia generosamente, serviranno ad annegare il dramma del povero Camin. La sua è ormai una pena omerica: ennesima sconfitta con grida finali e contorsioni da sconforto, nonostante freschi esiti di analisi cliniche inducessero all’ottimismo, testimoniando soddisfacenti livelli colesterolemici.
I due schieramenti son parsi equilibrati sin da subito. Infatti la disputa è scorsa per tutto il tempo sul filo del rasoio, con continui capovolgimenti di fronte e i Bianchi alla fine hanno avuto ragione solo di misura con un goal realizzato nel finale, quando si viaggiava in perfetta parità.
Numerosi gli episodi di cronaca e numerosi pure i preziosismi tecnici da ambo le parti, basti ricordare lo stop e tiro al volo di Luisito che impatterà sull’incrocio o una potente bordata dalla distanza di Danek con palo centrato e susseguente imprecazione ad alto volume. Ancora Danek protagonista involontario al 24° del secondo tempo per aver colliso con un asteroide scagliato da Juan Carlos: fosse stato presente Bepi, subito ne avrebbe ricavato una teoria sui quanti.
E ancora, una parvenza di vertigine di Danek al 18°, un imperioso slalom del sottoscritto tra diversi avversari (accadimenti ormai rari), improbabili passaggi dell'incompreso Magagna.
I Blues, forse, hanno pagato nel finale la scarsa incisività di Mauricio, non brillante come altre volte, dalla loro però va anche considerata la sfortuna: saranno numerosi i legni colpiti alla fine.
Dijalminha
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