15 maggio 2011

Facciamoci del male


Venerdì 13 maggio, ore 21

Bianchi - Blues   6-6

Marcatori: Danek 3; Luisito, Maganha, Veèrio 2; Privè 1. Bruno, Lewis 1 aut.

Bianchi: Danek, Eliano, Ing. Maschio, Lewis, Luisito.
Blues: Bruno, Maganha, Privè, Veèrio, Walter.

Alla fine, come spesso accade, il risultato è stato deciso nei concitati minuti finali, in piena zona Cesarini, coi Blues che sono riusciti a raccogliere un insperato pareggio grazie ad una disgraziata autorete di Lewis che con un beffardo tocco di testa ha infilato il pallone nella sua porta.
Un punto che per i Bianchi suona come una sconfitta visto lo svolgersi dell’incontro che li ha visti sempre avanti, anche di tre reti. Una partita che si era messa quasi subito sui giusti binari per Luisito & Co. che con buoni fraseggi in velocità mettevano in difficoltà la retroguardia avversaria creando parecchie occasioni da rete, sfruttate però solo in parte. La non entusiasmante vena di Maganha (nonostante due reti) che molto spesso mal si intendeva con un Veèrio in serata particolarmente polemica (da rimarcare una sua sfuriata all’indirizzo del compagno con una serie di “rospo!” urlati a squarciagola quando stava passando un nutrito gruppo di sghignazzanti ucraini), ha favorito in più circostanze la difesa bianca che non è mai stata in grosse difficoltà.
Ma col passare dei minuti a fronte di occasioni sbagliate di poco dai Bianchi, che potevano consentire loro di avere un margine maggiore, i Blues anche se in maniera un po’ raffazzonata non mollavano e grazie anche a qualche errore in più commesso nelle retrovie avversarie, continuavano a credere nel recupero. Sul 6-3 i giochi sembravano comunque fatti. Nonostante una minore brillantezza, i Bianchi parevano in grado di tenere fino al termine il vantaggio acquisito, ma non avevano fatto i conti con i cinque minuti di “follia” di Lewis che nel finale con i Blues arrivati a -2, prima regalava un pallone al limite dell’area a Maganha che portava i suoi -1 e poi con quella clamorosa autorete faceva sfumare una vittoria che pareva già scritta.

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