Venerdì 10 settembre, ore 21
Bianchi - Blues 6-6
Bianchi: Eliano, Juan Carlos, Luisito, Pepe, Privè.
Blues: Bruno, Danek, Ing. Maschio, Lewis, Maganha.
Marcatori: Maganha, Privè 3; Lewis 2; Bruno, Juan Carlos, Luisito, Pepe 1
Nella prima uscita ufficiale della nuova stagione è uscito un salomonico pareggio, risultato tutt’altro che scontato fino a pochi minuti prima del termine dell’incontro, ma tutto sommato giusto.
Un punteggio che, per semplificare al massimo il concetto, premia i Bianchi per la loro tenacia e punisce i Blues per la loro remissività. Questi ultimi, andati quasi subito in vantaggio, hanno addirittura raggiunto un margine di quattro reti (6-2), poi lentamente evaporato più che per la forza degli avversari, per il semplice fatto di avere smesso di giocare col coltello fra i denti ed essersi beatamente crogiolati sopra i gol di vantaggio, nella convinzione di poter agevolmente gestire la situazione fino alla fine.
La partenza sprint dei Blues, ha probabilmente sorpreso loro stessi; troppe reti arrivate tutte assieme, con abilità certo, ma anche con un pizzico di fortuna, ha fatto forse pensare loro di poter disporre abbastanza agevolmente degli avversari e così minuto dopo minuto si è ingenerata una sottile forma di rilassatezza (più mentale che fisica) dalla quale non hanno più saputo riprendersi. A nulla è valso il Maganha ispirato di inizio partita, autore di tre reti di ottima fattura, eclissatosi anche lui col passar del tempo assieme ai suoi compagni fra le maglie avversarie.
Dall’altra parte, senza strafare ma con lo spirito giusto, Pepe & Co. hanno messo mattone dopo mattone le basi per un insperato recupero, raggiunto a fatica solo in zona Cesarini, ma sostanzialmente meritato. Se non altro per l’impegno profuso e per qualche bella rete (da rimarcare la tripletta di Privè) che ha fatto da suggello al risultato finale.
Nella prima uscita ufficiale della nuova stagione è uscito un salomonico pareggio, risultato tutt’altro che scontato fino a pochi minuti prima del termine dell’incontro, ma tutto sommato giusto.
Un punteggio che, per semplificare al massimo il concetto, premia i Bianchi per la loro tenacia e punisce i Blues per la loro remissività. Questi ultimi, andati quasi subito in vantaggio, hanno addirittura raggiunto un margine di quattro reti (6-2), poi lentamente evaporato più che per la forza degli avversari, per il semplice fatto di avere smesso di giocare col coltello fra i denti ed essersi beatamente crogiolati sopra i gol di vantaggio, nella convinzione di poter agevolmente gestire la situazione fino alla fine.
La partenza sprint dei Blues, ha probabilmente sorpreso loro stessi; troppe reti arrivate tutte assieme, con abilità certo, ma anche con un pizzico di fortuna, ha fatto forse pensare loro di poter disporre abbastanza agevolmente degli avversari e così minuto dopo minuto si è ingenerata una sottile forma di rilassatezza (più mentale che fisica) dalla quale non hanno più saputo riprendersi. A nulla è valso il Maganha ispirato di inizio partita, autore di tre reti di ottima fattura, eclissatosi anche lui col passar del tempo assieme ai suoi compagni fra le maglie avversarie.
Dall’altra parte, senza strafare ma con lo spirito giusto, Pepe & Co. hanno messo mattone dopo mattone le basi per un insperato recupero, raggiunto a fatica solo in zona Cesarini, ma sostanzialmente meritato. Se non altro per l’impegno profuso e per qualche bella rete (da rimarcare la tripletta di Privè) che ha fatto da suggello al risultato finale.
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