4 luglio 2010

Aspro è lo cammino per l'armata Brancaleone !


Venerdì 2 luglio, ore 21

Bianchi - Blues   12-6

Marcatori: Maganha 5; Caìvo, Camin, Luisito 3; Lewis 2; Eliano, Riccardo 1.

Bianchi: Bruno, Eliano, Lewis, Luisito, Maganha, Riccardo.
Blues: Caìvo, Camin, Danek, Ing. Maschio, Pepe, Sandro.  

Visto l’andamento della partita sarebbe forse più giusto titolare Bianchi – Armata Brancaleone 12-6, senza che nessuno se ne abbia a male. Vediamo di spiegarci: da una parte una compagine (quella dei Bianchi) abbastanza tecnica ed organizzata, dalla parte opposta un gruppo di dopolavoristi dalle condizioni fisiche precarie (almeno tre effettivi su sei) che vagano per il campo in modo confuso, con scarso senso tattico, privi del benché minimo elementare schema di gioco. Uno spettacolo abbastanza deprimente per gli stessi protagonisti ed evidente frutto di un’amalgama mal riuscita, solo in parte attribuibile alla composizione delle due formazioni.
Non serviva certo il polipo Paul per pronosticare la vittoria dei Bianchi che infatti è giunta puntuale e quasi mai è stata messa in discussione, se non per qualche minuto, quando arrivati a -1 sul 5-6 quelli della Brancaleone avevano riacceso una seppur flebile speranza di raddrizzare l’incontro. Ma l’illusione è durata solo qualche minuto, il tempo di lasciare qualche varco in difesa e Maganha & Co. ne hanno subito approfittato, prendendo di nuovo le distanze, stavolta definitivamente.
Dal punto di vista tecnico-tattico i Bianchi hanno tratto buon giovamento dall’inserimento dell’oriundo Riccardo che ha dato solidità alla retroguardia e ordine alla manovra, nonché un buon contributo al momento di andare in porta, deviando in angolo almeno 2-3 tiri che parevano destinati a finire in fondo al sacco. Altra nota positiva per i vincitori è stata la prova finalmente positiva di Maganha che dopo un periodo grigio durato qualche settimana è sembrato tornare ad essere più concreto e decisivo sotto porta, anche se in parte agevolato dalla banda del buco che si è trovato di fronte.
Dalle parti dei Blues, invece, cattive condizioni fisiche a parte, sono parsi decisivi gli errori della difesa durante la fase iniziale, quando al centro della quale si è messo uno stralunato e lento Camin, mal coadiuvato anche dai compagni che non sono riusciti quasi mai a trovare le giuste posizioni in fase di ripiegamento. Le cose sono un po’ migliorate con il ritorno al centro dell’attacco dello stesso Camin e lo spostamento più arretrato del veloce Sandro, anche se la manovra in fase di costruzione è rimasta comunque lenta ed infarcita di errori. Solo Caìvo, seppur anch’egli non molto dinamico, appariva in grado di proporre qualche manovra offensiva pericolosa, ma non trovava validi supporti nei compagni (sottoscritto in testa), troppo lenti ed imprecisi al tiro per perforare la Maginot presidiata dalla ditta Bruno-Riccardo.
Nei minuti finali, poi, la stanchezza ed una certa rassegnazione nelle fila dei Blues, hanno aperto delle autostrade dalle parti dell’Ing. Maschio e il risultato si è fatto importante (forse troppo) per i vincitori.

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