15 febbraio 2010

L'opinione del 13 febbraio

L'autentica vendemmia di reti che ha visto i Blues decisamente surclassati è senza dubbio frutto anzitutto delle incertezze atletiche dei sigg Camin e Danek (se pur quest'ultimo con qualche scusante), e della stolida e narcisistica condotta di gara di Magagna, rara apoteosi del solipsismo calcistico. Non ha fatto da contr'altare la buona prestazione del Parigino e dell'onesto Giancherlo, capace anche di liberare verso il 62° qualche tiro di rara potenza, troppa la differenza nel terreno di giuoco sancita già dopo 20 min.
Da parte dei Bianchi invece, l'impostazione tattica avveduta, corroborata da tenuta atletica e rapidità d'esecuzione, non poteva che tradursi in una superiorità che il punteggio finale ha rispecchiata.
Va comunque segnalato come la composizione iniziale delle compagini potesse lasciare presagire un esito di questo tipo: il sottoscritto, il Bon On, Valcer, costituiamo un dispositivo difensivo difficilmente eludibile, puntellato in avanti dalle iniziative di Kagliera.
La mancanza di eventi infantil-folcloristici durante la disputa (alla Veèrio, oppure Danek-Maganha o il sottoscritto) salvo due grida a carattere isterico, suggellate da opportuna imprecazione irriguardosa verso la divinità di Camin al 26° della ripresa, fa concludere la mia opinione riguardo all'incontro.

Dijalminha

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