Sabato 27 febbraio, ore 15
Marcatori: Luisito 5; Maganha, Pepe 4; Veèrio 2; Bruno, Ilir, Privè 1.
Blues: Bruno, Ilir, Luisito, Maganha, Privè
Bianchi: Danek, Juan Carlos, Lewis, Pepe, Veèrio
Se due settimane fa si era ricorsi a Waterloo come simbologia, questa volta, giusto per fare il paragone con un’altra celebre disfatta, quella di Caporetto sembra appropriata. Un’immagine che lascia intendere parecchio della partita nel suo complesso e di conseguenza sul risultato finale, sintesi inappellabile di tutte le azioni e reazioni susseguitesi dal primo all’ultimo minuto di gioco. Infatti, anche se potrebbe sembrare la classica frase di circostanza, c’è veramente poco da dire su questo incontro, il punteggio parla da solo…
Una pessima giornata dei Bianchi più che una superlativa prestazione degli avversari ha dato origine a questa messe di reti, coi Blues che senza strafare, hanno semplicemente approfittato delle manchevolezze e degli errori, spesso marchiani, dei dilettanti allo sbaraglio che si sono trovati di fronte. Un esito infausto che per i Bianchi non è mai parso in discussione, visto che gli stessi mai hanno dato l’impressione di poter raddrizzare il risultato una volta andati in svantaggio: i Blues infatti, dopo una manciata di minuti abbastanza equilibrati hanno preso il largo, rischiando nel proseguio poco o nulla. Da segnalare in negativo soprattutto, il divario tecnico-atletico di alcuni protagonisti (il sottoscritto e Veèrio in primis), che ha contribuito a rendere vana la buona giornata del Pepe (autore di 4 reti), apparso l’unico all’altezza della situazione nel quintetto sconfitto.
Pure le classiche recriminazioni e polemiche del dopo partita questa volta sono state attutite dalla pesantezza del punteggio: meglio berci sopra un buon bicchiere nell'attesa della doverosa rivincita fra sette giorni.
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