7 maggio 2011

Minoranza qualificata


Venerdi 6 maggio, ore 21

Blues - Bianchi   9-4

Marcatori: Maganha 3; Danek, Lewis, Veèrio 2; Bruno, Eliano, Luisito, Privè 1.

Blues: Bruno, Lewis, Maganha, Privè, Veèrio.
Bianchi: Danek, Eliano, Ing. Maschio, J. Carlos, Luisito, Pepe.

Partita atipica quella giocata l'altra sera, con una formazione che ha giocato con un uomo in più, vista la mancanza all'ultimo minuto del buon Camin. Compagini che sulla carta erano lo stesso comunque abbastanza equilibrate, anche se in situazioni come queste chi ha l'uomo in più tende ad essere leggermente favorito.
Un vecchio adagio del calcio dice giustamente che ogni partita fa storia a sè e mai come questa volta questo detto sembra essere azzeccato. Infatti ogni tipo di pronostico è stato sovvertito e chi aveva a disposizione la maggioranza numerica ha preso una bella lezione di calcio, di quelle che si ricorderanno per un bel po' di tempo.
Un risultato che non ammette repliche, sul quale ogni tipo di spiegazione da parte dei Bianchi sembrerebbe solo una pallida scusa per giustificare una serata che più nera non si può. Infatti Pepe & company sono rimasti in partita (a fatica) solo fino al 3-3 e poi hanno un po' alla volta cominciato ad inabissarsi. Sono cominciati ad emergere i limiti dei singoli in maniera così evidente da far risultare l'inferiorità numerica dei Blues del tutto ininfluente: in pratica i Bianchi sono sembrati sei personaggi in cerca d'autore, messi in campo un po' casualmente, senza un briciolo di identità di squadra. Errori su errori ad un certo punto si sono susseguiti in maniera decisiva, sia in fase difensiva con errori marchiani di piazzamento (2-3 reti subite in contropiede con l'uomo in pù...), sia in attacco dove le occasioni fallite (alcune veramente ghiotte) sono state parecchie. Grazie anche ad un pizzico di esperienza in più, i Blues hanno saputo approfittare efficacemente di tutte queste manchevolezze avversarie ed hanno chiuso l'incontro con un punteggio umiliante per i Bianchi, i quali possono solo recitare il mea culpa per la pessima prestazione esibita.

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